Business Transformation: quasi tutte le aziende si riferiscono al cambiamento identificandolo nella Digital Trasformation, sbagliando.
Vediamo dunque di chiarire una volta per tutte che cosa si intende per “Business Transformation”. Ovvero la trasformazione dell’Impresa.
Trasformazione.
La parola più usata ed abusata nel 2019 che, anche nel 2020, prenderà connotazioni sicuramente errate.
Ci si chiede: quando i dirigenti dicono trasformazione, che cosa intendono veramente? Forse Digital Transformation? O Core Transformation?
Nella maggior parte dei casi, possiamo dire che la parola viene utilizzata prettamente per tre categorie di trasformazione, fondamentalmente diverse ma assolutamente incastrabili.
3 categorie di trasformazione
🔵 La prima categoria è la trasformazione IT, ovvero cercare di fare meglio e più velocemente quello che stai già facendo ora, ottimizzando tempo e denaro. Insomma, la famosissima Digital Transformation, che si focalizza sul cliente finale e sul nuovo modo di acquisto, per implementare tools e tecnologie volte all’ingaggio.
Questo tipo di trasformazione è ciò che stanno mettendo in atto la maggior parte delle aziende “diventando digitali” (leggi “stanno usando nuove tecnologie per risolvere vecchi problemi).
Un grande cambiamento di questo tipo potrebbe in qualche modo determinare un reale impatto sul business, ma non si adatta alle definizione di trasformazione del dizionario, come “un cambiamento marcato nella forma, nella natura o nell’aspetto” o “cambiare (qualcosa) completamente e di solito in un buon modo. ”
Certamente l’effort e gli investimenti necessari saranno inferiori, la soddisfazione del cliente potrebbe aumentare, ma l’essenza dell’azienda non cambierà in alcun modo radicale.
E in un mondo in rapida evoluzione, giocare meglio ad un vecchio gioco è semplicemente insufficiente e porta a risultati non durevoli.
🔵 La seconda categoria di trasformazione si concentra sul modello operativo.
Chiamata Core Transformation, è una mutazione che implica fare ciò che hai sempre fatto in un modo sostanzialmente diverso.
Un esempio eccellente di Core Transformation è Netflix. Dal 2011 al 2016 Netflix è passato dall’invio di DVD attraverso la posta allo streaming di contenuti video attraverso il Web. Si è inoltre spostato dalla semplice distribuzione dei contenuti ad investimenti pesanti nella creazione dei propri contenuti, utilizzando la sua sostanziale conoscenza delle preferenze dei clienti per massimizzare le possibilità che i contenuti si connettano con un pubblico. I clienti continuano a rivolgersi a Netflix per divertirsi e scoprire nuovi contenuti, ma il modo fondamentale in cui Netflix risolve il problema è cambiato quasi completamente.
🔵 La terza categoria è quella detta trasformazione strategica.
Questa è una trasformazione con una “T” maiuscola perché implica il cambiamento dell’essenza stessa di un’azienda. Apple dai computer ai gadget di consumo, Google dalla pubblicità alle auto senza conducente, Amazon dalla vendita al dettaglio al cloud computing e così via. Eseguita con successo, la trasformazione strategica rinvigorisce il motore di crescita di un’azienda.
Queste tre trasformazioni insieme possono rappresentare il quadro di ciò che dovrebbe essere, in parte, la Business Transformation.
Strategia + Core + Digital.
Ma non finisce qui.
Che cos’è la Business Transformation?
Fra le varie definizioni che si trovano online, questa è sicuramente quella che preferisco:
“Business transformation is about intent; identifying what needs to change and strategically updating from within in a focused way”
Ovvero “La Business Transformation riguarda l’intenzione, lo scopo finale; identificare cosa bisogna cambiare e aggiornarsi strategicamente dall’interno, in modo mirato”.
Quindi non solo Processi e IT, non solo Digitalizzazione e ambiente lavorativo, ma soprattutto Mindset. Che conduce tutto il resto ad una profonda trasformazione nel modo di fare impresa.
Quando si considerano alcune delle aziende mondiali che hanno visto una rapida crescita negli ultimi dieci anni, molti di queste stavano seguendo dei modelli disruptive basati sulla Gig Economy e molto diversi dal modo in cui tradizionalmente si è sempre considerata la gestione di un’azienda.
Il cervello alla base di queste aziende, è guidato da una nuova generazione di imprenditori lungimiranti i quali non si preoccupano affatto di seguire le regole, ma si concentrano solo sulla crescita e sull’innovazione.
Introducendo strategie che possano essere flessibili, in grado di semplificare i processi e dare la priorità alle innovazioni tecnologiche, per garantire che eventuali cambiamenti possano essere fatti facilmente e rapidamente.
In conclusione
Cosa possiamo dire, a questo punto, delle piccole realtà e delle PMI che non riescono a slegarsi da un modo di fare impresa ancorata a 10 anni fa?
Come possono continuare a rimanere competitive e ad evolversi quando molti dei loro sistemi, processi e cultura sono diventati ormai obsoleti?
La parola d’ordine per rimanere in alto è “Business Transformation”, che non intende solo miglioramenti digitali, ma soprattutto un cambiamento profondo di mentalità in grado di mettere le persone al primo posto per influenzare il vero cambiamento.
Se vuoi attivare un vero processo di Business Transformation, o semplicemente capire come la tua azienda potrebbe trasformarsi e i benefici che ne conseguirebbero, contattaci.